Il Parco prende il nome dall’eroe omerico che ormeggiò le sue navi nell’odierno Golfo di Gaeta e qui si rifornì di acqua alle fonti Artakie, per poi combattere con i terribili Lestrigoni nell’attuale Sperlonga e innamorarsi al Circeo della famosa maga. Nel suo complesso, il parco si estende su una superficie terrestre di ha 434 e ha 80 di area marina per un totale di ha 514, dalle grandi rilevanze ambientali in un eccezionale incontro tra natura, storia ed archeologia.
Il Parco della Riviera di Ulisse nasce dalla fusione di tre preesistenti aree protette (promontorio di Gianola-Monte di Scauri, Monte Orlando, tratto di costa sperlongana) che, pur con caratteristiche proprie sotto l’aspetto ambientale, sono rese peculiari da significative testimonianze romane sicché all’evidente valore naturalistico si associa in pari grado quello storico-archeologico. D’altra parte, tutto l’arco del golfo di Gaeta (l’antico sinus Amyclanus) fu intensamente occupato a partire dalla tarda età repubblicana (II-I sec. a.C.) da impianti produttivi e complessi residenziali, edifici funerari, porticcioli e peschiere appartenenti a insigni esponenti dell’aristocrazia romana che elesse questa zona a luogo privilegiato di soggiorno.